Gli attacchi di panico sono un problema diffuso, generalmente si presentano di giorno, ma possono presentarsi anche di notte.
In questo articolo ti spiegheremo cosa sono gli attacchi di panico notturno, quali sono i sintomi che lo accompagnano e come prendersene cura.
Che cosa sono gli attacchi di panico notturni?
Gli attacchi di panico notturni o “pavor nocturnus” sono degli attacchi di panico che si manifestano di notte, durante il sonno. Gli attacchi di panico notturni si manifestano in modo simile agli attacchi di panico diurni, ma con alcune differenze. Un attacco di panico notturno si verifica generalmente durante la fase non-REM del sonno, spesso nel primo terzo della notte. Questo tipo di attacchi di panico viene spesso sperimentato dai bambini, che si svegliano improvvisamente, molto agitati e successivamente fanno fatica ad addormentarsi
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Quali sono i sintomi degli attacchi di panico notturno?
I sintomi principali includono tachicardia, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, vertigini e una sensazione di terrore. Questi sintomi possono durare da pochi minuti a mezz’ora, e lasciano il soggetto in uno stato di estrema agitazione e ansia, spesso incapace di tornare a dormire.
Quali sono le conseguenze degli attacchi di panico notturno?
Come accade per gli attacchi di panico diurni, la paura che di poter avere ulteriori attacchi di panico può causare difficoltà nell’addormentamento, avendo notevoli conseguenze sull’igiene del sonno. Queste difficoltà nell’addormentamento potrebbero portare a un’alterazione del ciclo sonno/veglia, innescando un circolo vizioso che mantiene attivo il disturbo e che aumenta i livelli di stress e disagio.
Perchè vengono gli attacchi di panico notturno?
Gli attacchi di panico notturni sono un fenomeno complesso e multifattoriale. Numerose ricerche negli ultimi anni stanno cercando di fare chiarezza sui fattori che possono predisporre al presentarsi di un attacco di panico notturno:
- Disregolazione del Sistema Nervoso Autonomo (SNA): il sistema nervoso autonomo, che controlla le funzioni corporee involontarie come la frequenza cardiaca e la respirazione, può essere disregolato in individui predisposti agli attacchi di panico. Durante la notte, il corpo passa attraverso diverse fasi del sonno, alcune delle quali sono caratterizzate da una riduzione del controllo conscio e da cambiamenti fisiologici, come la diminuzione della frequenza cardiaca e della respirazione. Se il sistema nervoso è particolarmente sensibile o disregolato, può innescare una risposta di panico durante questi cambiamenti, causando un risveglio improvviso con sintomi di un attacco di panico notturno.
- Microarousal: alcuni studi suggeriscono che gli attacchi di panico notturni possono essere associati a brevi interruzioni del sonno chiamate “microarousal“. Queste interruzioni, spesso non percepite dal soggetto, possono attivare una risposta di allarme nel cervello, portando a un attacco di panico. Le persone con disturbi d’ansia possono avere un sonno meno stabile e più frammentato, aumentando la probabilità di sperimentare microarousal e, di conseguenza, attacchi di panico.
- Fattori Psicologici e Stress: lo stress e l’ansia accumulati durante il giorno possono contribuire alla comparsa di attacchi di panico notturni. Durante il sonno, la mente continua a elaborare le emozioni e le esperienze vissute durante la veglia. In alcune persone, questo può portare a sogni o pensieri ansiogeni che possono innescare un attacco di panico.
- Condizioni Fisiche e Mediche: alcuni disturbi del sonno come l’apnea notturna, in cui la respirazione si interrompe temporaneamente durante il sonno, possono causare una sensazione di soffocamento che innesca un attacco di panico. Anche problemi come il reflusso gastroesofageo (GERD), che può causare sintomi di soffocamento o bruciore al petto durante la notte, possono essere scambiati per un attacco di panico, innescando una risposta ansiosa.
- Predisposizione Genetica: le persone con una storia familiare di disturbi d’ansia o attacchi di panico possono essere più predisposte a sperimentare attacchi di panico notturni.
- Sostanze e Abitudini: l’uso di sostanze stimolanti come caffeina, nicotina o alcol, soprattutto prima di dormire, può aumentare il rischio di attacchi di panico notturni. Queste sostanze possono interferire con il ciclo del sonno e aumentare l’attività del sistema nervoso autonomo, creando un terreno fertile per l’insorgenza di attacchi di panico.
- Disfunzione nei Neurotrasmettitori: alcune ricerche suggeriscono che la disregolazione dei neurotrasmettitori, come la serotonina e la noradrenalina, possa giocare un ruolo negli attacchi di panico. Durante il sonno, la variazione nei livelli di questi neurotrasmettitori potrebbe influenzare l’attività del cervello, portando a un risveglio improvviso accompagnato da un attacco di panico.
Come si curano gli attacchi di panico notturno?
Come abbiamo visto, gli attacchi possono avere cause diverse. E’ importante una valutazione da parte di un professionista della salute che riesca a valutare i diversi elementi che concorrono al presentarsi degli episodi. Inoltre, l’eziologia multifattoriale ci consente di agire a diversi livelli per il trattamento:
- Percorsi di psicoterapia: per aiutare le persone a identificare e modificare i pensieri disfunzionali e le credenze che possono contribuire all’insorgenza degli attacchi. Durante il lavoro terapeutico inoltre, vengono appresi strumenti e strategie per gestire gli attacchi e evitare le conseguenze di cui abbiamo parlato.
- Farmacoterapia: in alcuni casi potrebbe essere consigliabile una valutazione medica psichiatrica che valuti l’opportunità di affiancare un trattamento farmacologico a un trattamento psicoterapico. Il medico valuterà il farmaco più indicato in base ai sintomi che si vogliono trattare.
- Modificazioni dello stile di vita: alcuni comportamenti e abitudini possono contribuire ad aumentare i nostri livelli di stress e attivazione. Quindi, agire a questo livello è sicuramente di aiuto nella prevenzione degli attacchi di panico diurni e notturni. Ridurre l’assunzione di caffeina e alcol, migliorare l’igiene del sonno e praticare tecniche di rilassamento possono avere un impatto positivo sulla riduzione degli attacchi.
- Biofeedback e Tecniche di Rilassamento: Queste tecniche possono aiutare a ridurre l’ansia generale e migliorare la qualità del sonno.
Conclusioni
Gli attacchi di panico notturni sono una condizione debilitante che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Nonostante non sia semplice comprenderne le cause, arrivare a una diagnosi e iniziare un percorso di cura adeguato, le strategie terapeutiche basate sull’evidenza possono offrire un sollievo significativo. Prendersi cura del nostro sonno è fondamentale e diventa un fattore protettivo rispetto al rischio di sviluppare altri problemi o disturbi medici o psicologici.
Se pensi di soffrire di attacchi di panico notturni, o desideri parlare con un professionista del nostro team, non esitare a contattarci!
Bibliografia
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Risorse esterne
Dott.ssa Marta Ferrari
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
Le vostre testimonianze
A distanza di quasi un anno dalla fine del mio percorso, guidato dalla Dott.ssa Ferrari, non posso che ringraziarmi per aver deciso di affrontare le mie difficoltà e aver caricato il mio bagaglio di conoscenze su me stessa per affrontarle usando: nuovi punti di vista, strumenti, risorse che prima non avevo. Son grata per aver incontrato la Dott.ssa Ferrari, con la quale mi son sentita da subito a mio agio, è stata un porto sicuro, una bussola, mi ha aiutata a dipanare i pensieri, ad arrivare ai noccioli che muovevano i miei meccanismi di difesa e che mi inducevano a ripetere sempre gli stessi circuiti per non sentire le mie emozioni. Il beneficio impagabile di questo percorso è stato, per me, il raggiungimento dell'indipendenza. È come se avessi introiettato la Dott.ssa Ferrari: quando mi trovo in difficoltà mi faccio, in modo automatico, le domande che mi faceva lei e sono molte più le volte in cui riesco a mettere in atto soluzioni alternative per rispondere alle mie emozioni. E tutte le volte in cui, invece, per mille motivi, tendo a rispondere attraverso i miei vecchi meccanismi di difesa, non mi scoraggio, lo accetto e cerco di rimanere consapevole. Al termine del percorso sono stata curiosa di vedere come me la sarei cavata da sola e, allo stesso tempo rincuorata dal sapere che la porta della Dott.ssa Ferrari sarebbe stata sempre aperta. Sicuramente la varcherò ancora se mi troverò ad averne bisogno....[Leggi tutto]
Eccoci qua, ho temporeggiato un po’, ma credo che spendere due parole per la dott.ssa Marta Ferrari sia doveroso oltre che un piacere. Ho deciso di farmi aiutare in un momento piuttosto caotico della mia vita, dove c’era bisogno di far ordine e di essere soprattutto molto più gentili verso se stessi. La dott.ssa e’ stata accogliente e comprensiva suggerendomi le metodologie più adatte per stare meglio, mi ha accompagnato in un percorso fatto di molti ostacoli e dubbi lasciandomi la possibilità di scegliere quando e quanto chiedere aiuto. Alle volte ho pensato di parlar con un’amica da quanto mi mettesse a mio agio. Senza ombra di dubbio dedicarmi questo percorso è stato uno dei migliori regali potessi farmi e che consiglio a chi ha bisogno di ritrovarsi e volersi bene....[Leggi tutto]
Da qualche anno ho intrapreso un percorso di terapia con la Dott.ssa Ferrari. Inizialmente doveva essere un supporto al parallelo percorso nutrizionale, ma in realtà si è rivelato essere molto di più! La Dott.ssa Ferrari è estremamente empatica e mi ha sempre messa a mio agio. Il suo approccio è accogliente, concreto e soprattutto rispettoso dei tempi del paziente. Senza dubbio è stato il regalo più grande che mi sia mai fatta!...[Leggi tutto]
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Mi sono rivolto alla dottoressa Ferrari per cercare di risolvere i miei problemi di ansia sul lavoro. Da alcuni mesi infatti mi ero reso conto di avere la tendenza a rimandare e procrastinare le cose da fare, mi facevo molti buoni propositi ma poi, puntualmente, non rispettavo i programmi che mi ero fatto. Questo non solo mi causava grande frustrazione, ma iniziava anche a crearmi dei seri problemi sul posto di lavoro. Grazie al nostro percorso ho imparato delle strategie per gestire la mia ansia e smettere di rimandare! Ho trovato molto utile poter avere degli strumenti per affrontare anche le mie difficoltà organizzative e ad oggi sono molto soddisfatto dei risultati che abbiamo raggiunto. ...[Leggi tutto]