La paura difende la vita, senza paura non viviamo; il panico, invece, è un’altra cosa. L’angoscia è la paura dell’ignoto. Quando non sai di che cosa hai paura, allora si ha l’angoscia. L’essenziale non è tanto liberarsi della paura, quanto non lasciarsi dominare dal panico”
Alejandro Jodorowsky
Quali sono i principali sintomi dell’Attacco di Panico?
Gli attacchi di panico si manifestano con un’intensa paura improvvisa in assenza di un pericolo reale, che può essere accompagnata dalla compresenza di sintomi vissuti a livello somatico (tutti i segnali e percezioni che ci invia il nostro corpo), e sintomi vissuti a livello emotivo (paura di impazzire, di perdere il controllo, paura di morire). Generalmente raggiungono rapidamente l’apice e sono di breve durata (10-30 min al massimo).
I sintomi somatici più comuni sono:
- rossore al viso e talvolta all’area del petto;
- vertigini, sensazione di stordimento, debolezza con impressione di perdere i sensi;
- difficoltà respiratoria (dispnea o soffocamento);
- aumento della sudorazione oppure brividi, legati a repentini cambiamenti della temperatura corporea e della pressione;
- tachicardia o palpitazioni.
Alla compresenza di uno o più sintomi sopracitati, si accompagna tutta la sintomatologia che fa parte della sfera emotiva:
- paura di perdere il controllo;
- paura di impazzire;
- difficoltà a gestire qualcosa di terribile;
- paura o convinzione di stare sul punto di morire;
- crisi di pianto.
Una caratteristica che potrebbe determinare, in parte, la natura stessa dell’attacco di panico è il forte desiderio di fuga dal luogo in cui si sta manifestando l’attacco di panico. Questo tipo di attacchi genera forte disagio per la persona che li sperimenta, spesso accompagnato da sentimenti di vergogna e il timore che il malessere possa essere percepito dagli altri. Infatti, il carattere imprevedibile e improvviso degli attacchi di panico porta spesso le persone che hanno questo problema a sentirsi particolarmente vulnerabili, condizione che porta spesso a un cambiamento significativo della vita.
Gli attacchi di panico di Stephanie
Adesso vi parlo del caso di Stephanie, che ha convissuto da quando è piccola con le sue ansie e paure profonde, che hanno portato a diversi episodi di attacchi di panico.
Questa è la testimonianza di Stephanie, 28 anni, studentessa laureata in beni culturali che soffre di attacchi di panico da circa 6 anni. Stephanie è una bella ragazza, solare, determinata e brava in ciò che fa. Vive insieme ai suoi genitori con i quali ha un buon legame, ma nonostante questo convive da tanto tempo con un forte stato d’ansia e paure che vive con angoscia in alcune situazioni. Inoltre, vive le relazioni con molta insicurezza, vivendo nella paura di essere ferita. Questo aspetto porta Stephanie a vivere la quotidianità con una nota di diffidenza e vigilanza interna, alimentando sempre di più le sue paure.
Stephanie ripercorre i vissuti di panico esperiti in alcune situazioni. All’inizio non riusciva a comprendere da dove derivassero gli attacchi e le motivazioni più profonde.
“Mi viene in mente solo ora qual è, da anni ormai, il sintomo psicosomatico che mi affligge di più: la mancanza di respiro e la sensazione che i respiri che faccio non soddisfino il mio corpo. Tutto è iniziato all’improvviso mentre ero a pranzo con delle amiche, durante un periodo di forte stress poiché avevo appena scoperto di soffrire di reflusso gastrico e nonostante dieta e medicinali e questo tardava a regredire rendendo le mie giornate un inferno. Ho fatto tantissimi esami, tutti negativi, ma continuavo a sentire quella mancanza d’aria. Un giorno, dopo un esame scritto all’università (un esame però che non mi metteva ansia perché era semplicissimo) sono andata in iperventilazione e sono finita al pronto soccorso. Mi sentivo soffocare, continuavo a respirare sempre più forte e sempre più veloce ma nulla, l’aria non mi dava beneficio, anzi, le braccia e le gambe hanno iniziato a informicolarsi, la testa ha iniziato a girare, ho iniziato a cadere per terra perché le gambe non reggevano e stavo per svenire, ma non sono svenuta. Mi hanno dato un codice rosso, ma alla fine non avevo nulla, era stata la mia ansia. Ma anche finito l’attacco di iperventilazione io continuavo a sentirmi in perenne apnea. Stavo bene soltanto da sdraiata e mentre guardavo un film. Di conseguenza, me la sono presa con i medici, fermamente convinta che quando non riescono a capire quale sia la causa dei miei problemi, diano la colpa all’ansia, anche quando non è così. Dopo qualche mese, questa brutta sensazione è andata via, ma la percepisco tuttora in alcuni momenti, notando, tuttavia, che non è più costante come in quel periodo, bensì mi viene, ad esempio, prima di una visita o di un incontro importante, nonostante io non mi senta molto agitata.
Il fatto è che io non riesco a capire che cosa mi causi tutta questa psicosomatica, io non penso di avere validi motivi per provare ansia, per questo quasi sempre mi convinco di avere una vera malattia fisica e non credo alle parole dei dottori. Ora ho capito che la mia ansia principale è causata dai miei problemi di salute, ma se questi sono causati dall’ansia, allora qual è la vera causa scatenante?”
La psicoterapia per imparare a gestire gli attacchi di panico
Stephanie ha iniziato un percorso psicoterapico da cinque mesi, dove sta affrontando gradualmente i fattori e le cause che scatenano gli attacchi, i conflitti interiori legati ai vissuti emotivi di quelle situazioni. Inoltre, vengono analizzati i significati che hanno per Stephanie quei particolari contesti nei quali si verificano gli attacchi, per arrivare ad una maggiore consapevolezza delle proprie angosce. Stephanie, nonostante inizialmente non fosse particolarmente convinta di intraprendere un viaggio nel profondo della sua psiche, esplorando tutti i suoi vissuti, adesso è pienamente soddisfatta del suo percorso e motivata nel proseguire. Si sente meglio e pian piano più alleggerita, vivendo con più padronanza alcune situazioni potenzialmente ansiogene per lei.
Se anche tu soffri di attacchi di panico e hai bisogno di supporto immediato, non esitare a contattarci.
Le vostre testimonianze
D.ssa Volpe Mi trovo molto bene con la dottoressa. Persona molto gentile, professionale e soprattutto empatica. Stiamo facendo un percorso molto produttivo.
Ho incontrato la dottoressa Volpe da poco ma è riuscita subito a mettermi a mio agio e a lavorare sui miei problemi consiglio vivamente sia lei che questo centro molto competente.
Buongiorno, la D.ssa Faccio, mi ha aiutato a superare un periodo difficile. Visto che l' aiuto è stato importante credo che continuerò a chiedere il supporto.
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