Ti è mai capitato di avvertire che un’attività che inizialmente consideravi piacevole e del tutto innocua è diventata per te assolutamente necessaria? Hai notato che c’è qualcosa che devi assolutamente fare per sentirti bene, per stare tranquillo/a o per non sentire un vuoto?
Quasi tutto ciò che facciamo nella vita quotidiana può renderci schiavi se portato all’eccesso: mangiare, lavorare, fare sesso, fare shopping, giocare, navigare in Internet. Negli ultimi anni certi comportamenti, utilizzati inizialmente come diversivi alla noia, solitudine e infelicità, si sono trasformati in “droghe” e come tali possono causare dipendenza. Ecco, dunque, che sentiamo parlare di gioco d’azzardo patologico, dipendenza sessuale, dipendenze tecnologiche (da TV, internet, videogames, smartphone, social network), dipendenza affettiva e shopping compulsivo.
Come capire un nostro comportamento sta sfociando in una dipendenza?
Queste dipendenze hanno molto a che fare con la normalità e si confondono con essa, ma per individuarle è possibile assimilarle a quelle da sostanze e delineare alcune caratteristiche comuni:
- inizialmente l’attività viene ricercata per il piacere ed il sollievo che ne deriva;
- il comportamento domina costantemente il pensiero ed è impossibile resistere all’impulso di eseguirlo (compulsione);
- vi è un desiderio irrefrenabile e crescente di mettere in atto un determinato comportamento (craving);
- con il tempo si evidenzia la necessità di aumentare le ore dedicate a quell’attività per ottenere l’effetto piacevole (tolleranza);
- si verificano crisi di astinenza quando ci si trova nell’impossibilità di mettere in atto il comportamento;
- è presente un’oscillazione del tono dell’umore che risulta fortemente influenzato dalla messa in atto del comportamento;
- il comportamento è persistente nonostante le sue conseguenze negative.
Quindi come possiamo difenderci da pericoli che si nascondono ovunque nella nostra quotidianità, anche dietro alle attività più naturali? Come possiamo evitare di cadere in trappola?
Proprio la sovrapposizione di questi comportamenti, che possono diventare patologici, alla consuetudine rende molto pericoloso il mondo delle “dipendenze senza sostanza” perché l’oggetto per cui perdiamo il controllo è semplice da reperire e perché il comportamento d’abuso non è disapprovato socialmente come può essere per le droghe e dunque è più facile essere sordi ai campanelli d’allarme. D’altro canto, alcune delle nuove dipendenze comportamentali hanno come oggetto attività accettate o perfino promosse socialmente (come lo sport), o necessarie (come shopping e lavoro), per cui non è possibile semplicemente “eliminarle”. Pensiamo ad esempio al sesso o al cibo: eliminarli significherebbe sfociare in condizioni altrettanto patologiche.
Cosa fare per uscire da una dipendenza?
La consapevolezza risulta essere sempre il primo passo verso un miglioramento del proprio benessere. Anche solo domandarsi “Mi sento libero durante la mia giornata? C’è qualcosa che condiziona la mia vita sociale, affettiva, relazionale, lavorativa?”, ma soprattutto il rispondersi con sincerità può aiutare ad individuare una dipendenza ed intraprendere un percorso.
Le problematiche legate alla dipendenza possono manifestarsi negli adolescenti e negli adulti e possono sottendere vissuti e funzionamenti molto diversi, da valutare caso per caso.
Le dipendenze comportamentali necessitano di trattamenti specifici, non è possibile uscirne solo con la propria forza di volontà perché questa viene compromessa dallo stesso disturbo.
Il successo della terapia è rappresentato dal cambiamento duraturo, attraverso il quale i pazienti vengono a contatto con aspetti interiori precedentemente inaccessibili.
La psicoterapia come strumento per risolvere le dipendenze
Aiutare i pazienti aumentando la capacità di impegnarsi sull’auto-riflessione e individuando modalità alternative di gestione delle emozioni difficili, è parte integrante dell’approccio psicodinamico per il trattamento delle dipendenze.
Il terapeuta, mediante l’indagine approfondita sull’esperienza dell’addiction, lavora sul sintomo per cercare poi di comprenderne le radici ed i significati più profondi e imparare a sviluppare nuove strategie più adattive.
È importante sottolineare che le dipendenze da sostanze e comportamentali sono considerate croniche e come tali soggette a ricadute, si consiglia nella maggior parte dei casi un trattamento integrato e che sia rivolto non solo agli aspetti psicologici ma anche a quelli neurobiologici.
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