Quando rivolgersi a uno psicologo per una terapia di coppia?
La vita di coppia si sa non è semplice, spesso la routine quotidiana, la gestione dei figli, l’intromissione delle famiglie di origine e lo stress lavorativo portano a discussioni e conflitti che fanno emergere un disagio così grande da diventare intollerabile.
In una relazione convivono i sentimenti, le passioni, i doveri e i desideri di entrambi i membri. Questa convivenza spesso diventa faticosa: alcune esigenze dell’uno possono a un certo punto apparire inconciliabili con quelle dell’altro, tanto da rendere insoddisfacente e stressante la relazione. Questo porta la coppia a cercare soluzioni, equilibri nuovi e più soddisfacenti.
È normale all’interno di una relazione vivere momenti di allontanamento, di minor intimità e di incomprensione. Quando però questi generano in noi una sofferenza tale da mettere in discussione il legame e il sentimento che ci lega al partner, può essere utile rivolgersi a un professionista e intraprendere una terapia di coppia.
Nel momento in cui la coppia chiede aiuto si trova spesso all’apice della conflittualità e dell’incomprensione, immersa in sentimenti di rabbia, ansia e disperazione per la paura di perdita del legame, sentimenti che il professionista saprà accogliere in modo non giudicante in uno spazio di ascolto attivo e empatico.
I principali motivi di crisi di coppia riguardano:
- nascita di un figlio;
- figli adolescenti che crescono e cominciano a diventare indipendenti rendendo necessario un rilancio della coppia;
- la fase del pensionamento in cui i coniugi dovranno ridefinire i propri spazi individuali e scoprire nuovi modi per passare il tempo insieme;
- intromissioni da parte delle famiglie di origine;
- convivenza forzata (come ad esempio durante il periodo di lockdown);
- tradimenti;
- cambiamenti importanti nella sfera lavorativa/personale;
- gestione dei figli.
Ciò che accomuna la richiesta di aiuto è il desiderio di un maggior benessere a fronte della forte delusione rispetto alle aspettative che ciascuno aveva riposto nell’altro.
Ecco come funziona la terapia di coppia
Può succedere che sia solo uno dei due membri della coppia a sentire la necessità di rivolgersi a un professionista e che il partner si adegui, come invece può esserci una richiesta condivisa per una reciproca consapevolezza di malessere e desiderio di una situazione relazionale migliore. Talvolta la terapia di coppia viene invece suggerita da un altro psicologo che sta seguendo individualmente uno dei due partner.
Il primo contatto con il professionista avviene telefonicamente. In questa occasione viene raccolta una prima definizione del problema da parte di chi telefona, insieme ad alcune informazioni di base, ad esempio se il partner è informato della telefonata ed è d’accordo sulla richiesta.
Al contatto telefonico seguono le prime sedute di consulenza in cui dovranno necessariamente essere presenti entrambi i membri della coppia.
Fondamentale è a questo punto indagare la natura e i tempi della crisi per comprendere il tipo di problema che ha generato la richiesta, i livelli di sofferenza presenti e le aspettative riguardo il lavoro di coppia, dando voce a entrambi i partner e ai loro vissuti.
Altro aspetto che verrà affrontato durante la terapia di coppia è la qualità della relazione prima della crisi: questo permetterà di cogliere ciò che ha legato i due partner (spesso ciò che inizialmente ci ha unito è ciò che poi ci divide), l’evoluzione della relazione nel tempo approfondendo anche il coinvolgimento e i confini presenti nel rapporto con le rispettive famiglie di origine.
Gli obiettivi principali della terapia riguardano la comprensione della sofferenza di ognuno e la rilettura della propria storia personale per elaborare ed affrontare i nodi irrisolti. Di solito, nel riportare il disagio che vivono, le coppie tendono ad attribuire la causa all’altro, al suo carattere e minor coinvolgimento. È invece importante in terapia prendere consapevolezza della co-responsabilità alla base della crisi e del contributo di ciascuno al malessere della relazione. Per poter fare ciò e per accompagnare le persone a riconoscere le proprie fragilità e accogliere quelle dell’altro è quindi necessario abbassare il livello di tensione e rabbia sviluppando un ascolto empatico che sta alla base di una possibilità di riconciliazione e di perdono reciproco.
In un clima di cooperazione e negoziazione sarà possibile sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro. Durante il percorso di terapia si potrà vivere un’esperienza emotiva nuova, esprimendo i propri bisogni e comprendendo le emozioni proprie e del partner, sviluppando la capacità di ascoltare non solo le parole ma anche i segnali del corpo. Il lavoro sarà centrato sulla relazione, affinché i due membri della coppia siano sempre più consapevoli delle proprie differenze, e sappiano accettarsi e riconoscersi.
La terapia di coppia solitamente prevede sedute quindicinali della durata di 60 minuti. La durata complessiva della terapia è variabile, dipende dalle problematiche specifiche individuali e di coppia. A definirla è lo psicoterapeuta, basandosi sulle problematiche e sull’intensità del conflitto. I fattori che incidono sulla durata sono le risorse e la motivazione presenti, la natura dei conflitti, le interpretazioni che i partner danno della situazione, le dinamiche comunicative e relazionali e le prospettive di cambiamento.
Il ruolo del terapeuta
Durante la terapia il terapeuta non lavorerà “per” la coppia ma “con” la coppia per avviare un progetto di cambiamento che loro stessi scelgono, scoprendo nuove risorse e nuovi modi di stare insieme.
Spesso la coppia è travolta da un vortice di ostilità in cui si cerca sempre un vincitore. Nessuno dei due è disposto a cedere, ci si scambia accuse senza fine con l’obiettivo di ferire e prevalere sull’altro. In questi scambi è completamente assente la componente empatica che può aprire uno spiraglio sulla comprensione delle ragioni dell’altro. Il primo passo per avviare un processo di cambiamento è dato dalla disponibilità ad ascoltare l’atro.
Il terapeuta aiuterà i due membri a combattere la disconferma reciproca, a definirsi, ad aspettare e ascoltare la risposta dell’altro restituendo un’immagine positiva del sé di entrambi i componenti della coppia. Saprà stimolare e attivare le risorse e competenze dei soggetti, creando una relazione di fiducia e uno spazio di ascolto libero da giudizi in cui i partner potranno sentire di affidarsi e di vivere un’esperienza significativa, stimolandoli ad essere protagonisti attivi del cambiamento grazie all’utilizzo di tecniche specifiche per superare questa fase critica e le dinamiche disfunzionali che la caratterizzano.
Durante il percorso di terapia il professionista aiuterà la coppia a cogliere il significato della crisi, proponendo una lettura differente perché proprio dalla differenza la coppia avrà una conoscenza nuova di sé e saprà trovare modi diversi di stare insieme attraverso emozioni e punti di vista nuovi, attivando elementi già presenti in altri contesti ma che risultano bloccati dalla rigidità che la coppia vive nel momento di crisi.
Come avrete capito attraversare una crisi di coppia non significa sempre vivere una catastrofe o trovarsi in un vicolo cieco senza via d’uscita. Al contrario, può assumere un’accezione positiva. I momenti di crisi se affrontati in modo costruttivo possono infatti rappresentare un’occasione di crescita personale del singolo individuo e un’evoluzione della coppia, un momento di apprendimento e di cambiamento.
Dott.ssa Francesca Faccio
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nell’avere nuovi occhi.” Marcel Proust
Le vostre testimonianze
Buongiorno, la D.ssa Faccio, mi ha aiutato a superare un periodo difficile. Visto che l' aiuto è stato importante credo che continuerò a chiedere il supporto.
Ho inviato il mio percorso con la Psicologa un anno fa, devo dire che in quasi 10 anni ho finalmente trovato la persona che fa per me. Gentile, fiduciosa, sicura e davvero una bella persona. Sempre disponibile e pronta a rispondere ad ogni situazione. Grazie Dttoressa
La dottoressa Francesca Faccio la consiglio per il semplice motivo, che è molto intuitiva, riesce a farti sentire a tuo agio, ti da consigli da applicare nella vita quotidiana. È una persona oltre che professionista molto brava e competente
Qualche tempo fa, a causa di una grave perdita, io e mio marito ci siamo molto allontanati. Pur affrontando il dolore con forza e coraggio non siamo più riusciti a stare bene insieme, sia a livello sociale, sia a livello sessuale, con un calo proprio del desiderio. Cercando su internet una psicologa ho trovato diversi psicologi, appena ho parlato la Dottoressa Faccio ho deciso di rivolgermi a lei in cerca di sostegno e aiuto per cercare di riuscire a comunicare nuovamente con mio marito. La Dottoressa è stata davvero una rivelazione. Mi ha fatto capire che dovevo in qualche modo cambiare "registro" e rivolgermi al mio partner con gesti e frasi differenti dalla situazione relazionale che avevamo prima del lutto. Nel tempo ho notato come mio marito reagiva al mio nuovo modo di relazionarmi con lui e, di giorno in giorno, vedevo qualche passo avanti, anche minimo, ma sempre in positivo e questo mi dava la forza per andare avanti e sperare che prima o poi ne saremmo venuti fuori. Ad oggi posso dire che continuo a rivolgermi alla dottoressa, ma che tanti sono i progressi che ho ottenuto e mi sento fiduciosa e piena di speranza per il futuro. Grazie Dottoressa Faccio....[Leggi tutto]
È passato quasi un'anno dallo scorso autunno. Ringrazio calorosamente la mia psicologa, la dott.ssa Francesca Faccio, perché mi ha aiutata in un momento di forte ansia e di stress. Ora che abbiamo terminato il nostro percorso sento proprio di aver buttato alle spalle una serie di problemi che mi stavano schiacciando ed impedendo di vivere la mia vita. Grazie ancora dottoressa....[Leggi tutto]